Real Forio, Peppe Di Maio: “Siamo a un altro livello. Serve unità attorno al progetto”


Nel giorno che ha segnato la ripartenza del Real Forio, sabato 1 agosto, tra i volti più simbolici intervenuti all’Oasis c’era senza dubbio quello di Peppe Di Maio. Vicepresidente del club, ma soprattutto uno dei fondatori del progetto che ha ridato dignità e futuro al calcio foriano, Di Maio ha parlato con tono diretto e sincero, richiamando tutti a uno spirito di responsabilità collettiva.
“Nel 2014 siamo partiti da zero. Il calcio a Forio era in ginocchio, e con Vito Manna e Luigi Esposito abbiamo messo in piedi qualcosa con pochi mezzi ma tante idee. All’inizio era tutto artigianale, ma oggi siamo a un altro livello. E non è solo una questione di categoria: è una questione di struttura, di serietà, di metodo”. Di Maio ha evidenziato il salto di qualità compiuto dalla società, capace oggi di reggere il confronto con realtà semiprofessionistiche: “Il nostro staff tecnico, medico e logistico ha uno standard da Serie C. Ma per fare calcio così servono anche persone che ci credano fino in fondo. E Luigi Amato, in questi cinque anni, ha dimostrato di esserlo. Non ha portato solo soldi: ha portato cuore, verità, presenza. E questo i tifosi lo sanno”.
Proprio ai tifosi, Di Maio ha rivolto un appello: “La campagna abbonamenti non è solo una questione economica. È un atto d’amore, è un segno di vicinanza. Invito tutti a fare la propria parte. Come ho sempre fatto io, con umiltà. Perché oggi più che mai serve unità. Questo progetto merita sostegno. Non parlo da dirigente, ma da cittadino di Forio. Ci siamo conquistati rispetto, ora dobbiamo difenderlo insieme”.
E alla squadra, un messaggio semplice ma incisivo: “La stagione non inizia il 20 agosto. Inizia oggi. Ogni dettaglio conta. E un giorno, quando il tempo del calcio sarà finito, saranno questi momenti a restare nella memoria”.

Il Dispari